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Hombre del partido

Una nuova realtà del futsal trentino, lo United C8

Da una valle all’altra del Trentino, questa settimana cambiamo diametralmente zona della nostra intervista. Da Predazzo, infatti, ci spostiamo a Tione per andare a scoprire una nuova realtà nel panorama del calcio a 5 regionale. Stiamo parlando dello United C8, neonata formazione che partecipa al campionato di serie D, girone D. Sì perché oltre alle più blasonate squadre di serie B o C l’universo del futsal è costellato di queste piccole ma interessanti realtà, fatte spesso di gruppi di amici con una grande passione per il pallone. Per conoscere questa nuova squadra abbiamo parlato con il bomber Andrea D’Angelo, 13 gol in 9 partite giocate. È lui il nostro nuovo Hombre del Partido e ci aiuterà a conoscere la storia, le ambizioni e gli obiettivi dello United.

Ciao Andrea, ci racconti come nasce la vostra squadra?
«Siamo al primo anno di attività, anzi meglio ai primi mesi. Da anni insieme a dei miei amici andiamo spesso a giocare, a fare qualche partitella. Così, quasi per caso, è nata l’idea di iscriverci al campionato di serie D. Ci siamo seduti intorno ad un tavolo ed abbiamo deciso di intraprendere questa nuova avventura. I giocatori c’erano già, si trattava solo di creare una struttura societaria e svolgere la parte burocratica legata all’iscrizione, alle palestre, agli sponsor ed alle divise. Insieme abbiamo visto che non era così difficile creare la nuova società e così eccoci qui a giocare ogni venerdì sera in giro per il Trentino».

Quali difficoltà avete avuto inizialmente?
«A dire la verità nessuna: eravamo e siamo convinti del nostro piccolo progetto e così lo portiamo avanti senza grossi sforzi. Ci siamo messi a caccia di qualche sponsor ed abbiamo raccolto la somma necessaria per coprire le spese di iscrizione, palestre e materiali. Quello che mancava lo abbiamo raccolto tra i dirigenti. Come ti dicevo non abbiamo dovuto cercare giocatori in giro, perché la squadra la avevamo già. L’allenamento settimanale e la partita, nonostante siamo di Tione, li facciamo nella palestra di Roncone, che è distante solo pochi chilometri».

Nell’ultima puntata della nostra rubrica eravamo in Val di Fiemme e Fassa per intervistare un giocatore dell’unica squadra di quella zona. Da voi la realtà è ben diversa e ci sono moltissime squadra. Perché secondo te?
«È vero. Ci sono tre squadre a Tione, due nelle Giudicarie Esteriori e due in Valle del Chiese, quindi 7 formazioni, ovvero circa un centinaio di giocatori che praticano calcio a 5 nell’arco di pochi chilometri. Ancora mancano all’appello squadre dalla Val Rendena, ma forse in futuro nascerà qualcosa anche lì. Non saprei trovare un motivo per questo “boom” del calcio a 5 in questa zona. Forse è dovuto al fatto che molti ragazzi cercano uno sport diverso dal calcio a 11 oppure, non esistendo più la III categoria, molti abbandonano il campo grande e vengono in palestra. Comunque, almeno per quanto ci riguarda, non c’è rivalità con le altre squadre della zona. Anzi, con Tione e Judicaria abbiamo già fatto qualche amichevole. Poi magari, col tempo, si creerà un po’ più di rivalità sportiva, ma per ora assolutamente no, siamo amici di tutte le altre squadre».

Obiettivi per questa stagione?
«La squadra è nata con l’unico obiettivo di divertirsi. A livello di classifica siamo, con i 12 punti incamerati fino ad ora, già andati oltre le aspettative. Abbiamo vinto 4 partite, ci divertiamo e giochiamo. Ovviamente nei 60 minuti di partita facciamo di tutto per vincere, ma se si perde non si fanno drammi e si esce dalla palestra ugualmente con il sorriso sulle labbra. Siamo in 12 giocatori, abbiamo Graziano Zoanetti che ci fa da allenatore e da dirigente, ad allenamento facciamo una parte di atletica, qualche schema e tiro in porta e poi si gioca. Va benissimo così».

Avete creato anche un sito (http://unitedc8.spaces.live.com).
«Sì, abbiamo un piccolo “Space” dove raccogliamo i tabellini delle partite con una breve cronaca. Così abbiamo modo di commentare, di caricare le nostro foto, di tenere le presenze ed i marcatori, insomma di avere uno spazio tutto per noi».

In conclusione, come mai avete scelto questo nome per la squadra? Tutti tifosi dei Red Devils?
«No no, nessun riferimento con il Manchester United. Anche il nome è nato un po’ per caso: volevamo far capire la nostra provenienza geografica e quindi abbiamo messo il nome del nostro comprensorio. E poi è venuto fuori “United” e pensavamo ci stesse bene internazionalizzare un po’ il nome».

BOMBER - Andrea D'Angelo dello United C8
BOMBER - Andrea D'Angelo dello United C8

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