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Hombre del partido

Antonio Calovi, presidente del Bubi Merano

A tu per tu con Antonio Calovi presidente del Bubi Merano, autentico traino per il mondo del futsal regionale.
Con questo ringrazio il presidente Antonio Calovi e la società Bubi Merano per la disponibilità.
Buona lettura!

Per una società come il Bubi Merano, che fa del settore giovanile uno dei punti di forza, come viene vista la nuova convocazione in nazionale per Erdan Mustafov?
«Chiaro che è un motivo di orgoglio a vere uno dei nostri ragazzi chiamati a far parte della nazionale, nona convocazione tra raduni e partite ufficiali. Secondo noi questo è un notevole premio prima per i ragazzi, che li ripaga e gli incentiva per i sforzi che fanno giorno dopo giorno, e poi è un grande incentivo anche per il nostro staff che dedica anima e corpo in maniera passionale e professionale alla formazione e alla crescita dei nostri ragazzi».
L'anno scorso vi siete salvati in maniera piuttosto tranquilla, ma quest'anno la partenza lascia presagire un campionato differente. Cosa è cambiato dall'anno scorso?
«A livello di roster è tornato tra le nostre file Luca Vanin, l'anno scorso in prestito al Mercatone Uno e abbiamo integrato la rosa con il centrale Pedro Guerra dalla Reggiana e con trascorsi in A1 con il Napoli, che ha dato al reparto esperienza e sicurezza.
La grossa differenza è stata quella di poter avere a disposizione l'intera rosa dall'inizio, l'anno scorso purtroppo siamo stati martoriati dagli infortuni che non ci hanno permesso di esprimere sempre a pieno il nostro potenziale, Quest'anno con la rosa a disposizione stiamo dimostrando il nostro reale valore».
A questo punto della stagione come vede proiettata la squadra nel futuro del campionato? E quali sono gli obiettivi?
«L'obiettivo di inizio stagione era quello di prendere partita per partita. E queste prime partite non hanno cambiato la nostro credo: abbiamo i mezzi per fare molto bene, quindi come detto prenderemo partita per partita, senza illusioni ne limiti».
I valori sono al primo posto nella filosofia della sua squadra, quindi le chiedo: dovendo riassumere in una parola la sua squadra quale userebbe?
«Caparbietà, per il carattere, per la voglia di migliorarsi continuamente, sotto ogni aspetto e punto di vista».
Torniamo al settore giovanile: da grandissimi esperti del settore, come vedete l'evoluzione il movimento sportivo regionale, dal punto di visto giovanile?
«Purtroppo siamo ancora piuttosto limitati nel settore, con il progetto scuola calcio a 5, iniziato tre anni fa, stenta ad avere riscontri in altre realtà regionali. Forse quest'anno con le iniziative di altre squadre, si muoverà qualcosa di concreto. Sarebbe bello avere un movimento importante, che farebbe crescere tutti e darebbe ancora più importanza e visibilità al nostro sport».
Movimento giovanile di cui voi siete i principali protagonisti, con il vostro settore giovanile coordinato dal grande Gianni Reale. Come prosegue questa realtà, tra l'altro ampliata quest'anno con il camp estivo a Cavalese?
«Molto bene, il numero degli iscritti è sempre in salita. Il nostro staff, coordinato da Gianni (due volte primo nel girone di under 21 in campo nazionale), è composto da Chiara Tulumello, Stefano Frigeri e dai nostri giocatori brasiliani Beregula, Costa e Guerra. Un bel gruppo di lavoro che può solo crescere. Il nostro intento è avvicinare i bambini al nostro sport, per condividere e insegnare i valori che lo rappresentano. Il nostro ulteriore obiettivo è quello di condurre i nostri piccoli atleti in un percorso che li porterà fino alla nostra Under 21, che con orgoglio quest'anno è arrivata al nono anno consecutivo di iscrizione al campionato nazionale. E' un progetto a lungo termine, che non ci spaventa, anzi ci sprona e ci motiva per fare sempre un lavoro migliore».

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