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Serie C1

Squalifiche pesanti per l’Aquila, il Trento presenta ricorso

Domani ci sarà l’atteso big match tra le due capolista Febbre Gialla e Mosaico, che si giocheranno la leadership della classifica del campionato di serie C1. A tenere banco, alla vigilia della sfida tra prime delle classe, sono però le pesanti squalifiche e il ricorso del Trento arrivati in seguito alla scorsa giornata, la settima d’andata. Il risultato del match tra i gialloblù e il Mezzolombardo (5-5), pertanto, non è ancora stato omologato, in attesa della decisione del giudice sportivo.

I motivi del reclamo

Venerdì scorso, i gialloblù avevano pareggiato 5-5 con il Mezzolombardo, ma il risultato non è ancora stato omologato, in quanto la squadra del capoluogo ha presentato preannuncio di reclamo in virtù di un presunto errore tecnico.
Il match tra trentini e rotaliani era ormai giunto al termine, ma al suono della sirena di fine partita – arrivato poco dopo che il pallone aveva varcato la linea di fondo nella metà campo del Mezzolombardo – il direttore di gara ha fatto presente che il tempo regolamentare non è ancora scaduto.
Questo è quanto recita l’argomentazione presentata dal Trento. «Il pallone è uscito sul fondo e poco dopo è arrivato il suono della sirena – spiega Mirko Panteca, dirigente della società del capoluogo – L’arbitro, però, non ha eseguito il triplice fischio di fine gara. Ci ha fatto presente che il match non era ancora terminato e ci ha detto che c’erano ancora due secondi da giocare».
La decisione ha scatenato le proteste della panchina del Mezzolombardo, con il mister dei rotaliani Luca Ghezzer che si è visto allontanare dal campo.
A quel punto? «L’arbitro ha fatto battere il calcio d’angolo che era scaturito dall’ultima azione di gioco, prima dell’interruzione, senza però fischiare la ripresa dello stesso – aggiunge Mirko Panteca – Il nostro giocatore Nuri ha battuto il corner, mettendo al centro il pallone, che è stato girato in rete “di prima” da Wegher. Il gol, però, non è stato convalidato. A fronte di tutto ciò, senza nulla togliere al Mezzolombardo che ha fatto una grande partita, abbiamo ritenuto giusto e opportuno esporre reclamo».
Ora starà all’arbitro ammettere o meno l’eventuale errore tecnico (pare che in tribuna fosse presente anche l’osservatore arbitrale) e al giudice sportivo provvedere a omologare il risultato o a decretare la ripetizione della gara.

Multa e squalifiche pesanti per l’Aquila Rovereto

Nove giornate a Luan Guri, sei giornate al capitano Eder Guri e 500 euro di multa alla società. Il giudice sportivo ha usato la mano pesante con l’Aquila Rovereto, che si è vista squalificare anche due dirigenti fino al 21 e 28 novembre per comportamento irriguardoso verso l’arbitro.

La multa di 500 euro è arrivata, come riportato nel comunicato ufficiale emesso oggi, «per le gravissime offese da parte di propri sostenitori all'arbitro 1 e 2». «L'accaduto - si legge ancora a margine della decisione del giudice sportivo - è aggravato dal fatto che molti volgari insulti sono stati gridati da bambini presenti tra il pubblico dell'Aquila Rovereto. La società, visto il comportamento dei propri sostenitori e dei propri tesserati in campo, dovrà inoltre farsi carico di effettuare sin da ora ogni necessaria attività educativa verso i propri calciatori e sostenitori, finalizzata all'insegnamento del fair play e delle qualità di correttezza verso l'avversario e l'arbitro. Qualora dovessero, in futuro, accadere simili situazioni incresciose, verranno applicate secondo C.G.S. le sanzioni più severe».

Starà lontano dai campi per nove giornate, invece, Luan Guri. «Il calciatore, espulso per doppia ammonizione (1 giornata), nel lasciare il terreno di gioco si comporta in modo gravemente antisportivo verso i suoi avversari (1 giornata) – si legge sempre nel comunicato ufficiale odierno - ed in più, mentre passa ad un metro dalla panchina di quest'ultimi, sputa addosso a loro (4 giornate). Inoltre, dopo la notifica dell'espulsione lo stesso calciatore ha rivolto gravi minacce di ritorsione al secondo arbitro ed al cronometrista. (3 giornate)».

Infine, si è visto comminare sei giornate di squalifica anche l’altro giocatore dell’Aquila Rovereto Eder Guri, in quanto «espulso per doppia ammonizione (1 giornata), si è avvicinato all'arbitro insultandolo pesantemente (2 giornate) e minacciando di vendicarsi dopo la partita (2 giornate). Il comportamento del calciatore gravemente antisportivo ed irriguardoso viene punito con un ulteriore giornata di squalifica, in quanto rivestiva il ruolo di capitano (regola 3 punto 10 del regolamento giuoco calcio)».

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