I campionati che verranno
Non sono numeri importanti come si aspettava la Federcalcio aprendo a promozioni a raffica verso la C1 perché anche la prossima stagione il massimo campionato regionale rischia di essere ridotto all'osso.
Tredici le squadre partecipanti nelle ultime due stagioni, dodici sicure ora con due grossi punti di domanda, una rinuncia ufficiale e un possibile ripescaggio.
Andiamo con ordine iniziando dalla C1 dove ai prossimi nastri di partenza dovrebbero esserci sicuramente, a meno di clamorosi colpi di scena, le seguenti formazioni:
- BASSA ATESINA
- SACCO SAN GIORGIO
- OLYMPIA ROVERETO
- IMPERIAL GRUMO
- FUTSAL ROVERETO
- COMANO PUB SALOON
- FUTSAL FIEMME
- BOLZANO 96
- LATEMAR
- MOSAICO BOLZANO
- FIAVÉ
- VIPO TRENTO
Il FUTSAL BOLZANO ha già annunciato la ripartenza dalla C2, mentre REAL PAGANELLA e MERANO sembrano sul punto di non iscriversi, anche se si spera sempre in un ripensamento. Il MARCO è in pole position in caso di ripescaggio, ma ci sarebbero altri tre posti per arrivare a sedici, anche se già un campionato a quattordici sarebbe un successo. Levando la regola dei giovani alla vigilia dell'ultimo campionato la Federcalcio sperava di aumentare la partecipazione alla C1, ma in effetti non è servito a nulla...anzi.
In C2 trentina al netto di qualche sorpresa queste le formazioni al via:
- TAVERNARO
- MARCO
- ISCHIA
- MOLVENO
- JUDICARIA
- TORREMOLINO
- TRIDENTUM
- ARCO PREGIS
- REAL FRADEO
- BRENTONICO
- MEZZO SAN PIETRO
- UNITED C8
- FUTSAL PINÉ
- TRILACUM
- TOROS LOCOS
- LEVICO TERME
Con l'incognita Marco per un'eventuale ripescaggio in C1; circolavano anche voci su un presunto ritiro del Mezzo S.Pietro, ma il presidente Leonardelli lo ha smentito, confermando la partecipazione del team rotaliano alla categoria. Per i ripescaggi la Tridentina è in testa alla graduatoria.
La primavera, parafrasando i Righeira, sta finendo e con l'estate alle porte si saprà qualcosa di più, sperando che la prossima stagione possa portare un buon numero di squadre, altrimenti in via Trener e in via Buozzi dovranno cominciare a pensare ad un nuovo ordinamento di campionati, magari senza la C2.
Autore
Cristiano Caracristi