Coppa: Brentonico e Gnu Team in campo per un posto in finale
Due neopromosse, due belle favole della prima parte della stagione, che domani sera (ore 21.30 a Gardolo) si giocheranno il pass per la finale della Coppa Italia di serie C1, in programma il 14 gennaio prossimo. Gnu Team Ala e Brentonico vogliono continuare a sognare e raggiungere il già qualificato Neugries all’atto conclusivo dell’importante competizione.
La squadra dell’altopiano arriva all’appuntamento con il morale a mille, reduce da sette vittorie consecutive in campionato. Lo Gnu Team Ala, dal canto proprio, è stata a lungo al comando della classifica della C1 e ora è seconda. L’unico precedente stagionale parla in favore dello Gnu Team, che il 13 ottobre scorso vinse in trasferta (6-4).
Domani, però, sarà un’altra storia. Tra gli attesi protagonisti ci sono due icone del futsal regionale, il portiere Stefano Tita da una parte e l’esperto giocatore del Brentonico Antonio Calabrò dall’altra, due giocatori che in carriera hanno calcato i nobili campi della serie B. Insieme, tra l’altro, alzarono da compagni di squadra la Coppa Italia di C1 nel 2016, con addosso la maglia dell’Olympia Rovereto. Ora si affronteranno da avversari, pronti a mettere la propria esperienza a servizio dei rispettivi club.
Tita (Gnu Team): «La finale sarebbe la ciliegina sulla torta»
Stefano Tita, portiere dello Gnu Team Ala, di trofei di Coppa Italia ne ha già messe in bacheca due, vinte entrambe con l’Olympia Rovereto nel decennio scorso. Conquistare la terza sarebbe un sogno, ma il numero 1 della formazione alense non guarda al personale palmares, quanto piuttosto allo splendido percorso della sua attuale squadra.
Guardando alla possibilità di disputare un’altra finale, Tita parla di «ciliegina sulla torta». Il dolce dopo un pranzo robusto e di qualità, come lo sono i 26 punti che la formazione allenata da Angelo Caputi è fin qui riuscita a mettere in saccoccia in campionato, attuale seconda forza del torneo, da neopromossa.
«Il 2023 è stato un anno super per noi – racconta Tita -. Nella scorsa stagione ci siamo presentati in serie C2 da matricola e abbiamo conquistato la promozione in C1 vincendo la finale playoff. Quest’anno abbiamo proseguito sulla strada tracciata e ci siamo presi delle bellissime soddisfazioni. La finale di Coppa rappresenterebbe la classica ciliegina sulla torta. Ci siamo meritati questa chance grazie all’impegno che tutti mettono in campo, senza dimenticare che in organico abbiamo dei giocatori assolutamente nuovi per la C1: arrivare in finale sarebbe un risultato non da poco».
Lo Gnu Team Ala si è esibito in un’escalation repentina e costante. Qual è il segreto?
«Forse potrò sembrare retorico, ma il nostro segreto è la forza del gruppo – replica Tita -. Abbiamo anche delle buone individualità, che indubbiamente non guastano. Se siamo arrivati fin qui, però, è grazie al gruppo, alla capacità di aiutarsi e sostenersi nei momenti di difficoltà, in primis in partita».
Che semifinale sarà quella con il Brentonico?
«Sarà una partita difficile, contro un avversario che sta vivendo un ottimo momento di forma. Il Brentonico è stata la nostra grande rivale lo scorso anno. In quell’occasione andò bene a loro, quest’anno speriamo vada bene a noi. Per me il pronostico dice “50 e 50”».
Entrambe le squadre giocano le partite casalinghe sul campo piccolo, ma lo Gnu Team Ala ha dimostrato di poter dire la propria (eccome) anche sul campo grande. Domani si giocherà a Gardolo, dove Tita e compagni hanno battuto il Trento al debutto stagionale in campionato.
«Sul campo piccolo è fondamentale non perdere mai la concentrazione, perché in un minuto possono cambiare le sorti di una partita – precisa Tita -. Giocare a Gardolo non sarà facile, ma dobbiamo semplicemente pensare a fare la nostra partita. Indipendentemente dalle misure della palestra».
Se potesse scegliere, che giocatore toglieresti alla squadra avversaria?
«Calabrò».
Calabrò (Brentonico): «Prevedo una partita aperta fino alla fine»
La lunga serie di vittorie (sei) inanellate prima della pausa per le festività natalizie rappresenta l’avvicinamento ideale a un appuntamento storico per il Brentonico, che al pari dello Gnu Team Ala culla il sogno della finale di Coppa. Uno dei giocatori di maggiore qualità ed esperienza della squadra dell’altopiano è Antonio Calabrò, che di Coppe Italia regionali ne ha già vinte due, una con l’allora Hdi Assicurazioni, l’altra nel 2016 proprio assieme a Stefano Tita, suo avversario domani.
«Siamo belli carichi – commenta Calabrò, arrivato quest’anno a Brentonico, lui che al pari di Tita vanta anche esperienze in serie B -. In campionato siamo partiti un po’ male, ma poi ci siamo ripresi e adesso anche la classifica ci sorride. Con 20 punti già messi in cassaforte, abbiamo conquistato una bella fetta di salvezza. Ci presenteremo alla semifinale con l’intero organico a disposizione e vogliamo giocarcela al meglio delle nostre possibilità».
Che partita si aspetta?
«Una partita in cui ci dovrà essere molta attenzione in fase difensiva e abilità nel gioco di rimessa, nelle ripartenze. Abbiamo giocatori rapidi come Viesi e Perenzoni, che possono fare male. In casa ci affidiamo spesso alle giocate del nostro pivot Passerini, ma su un campo grande come quello di Gardolo quel tipo di schema è più difficile da attuare. Penso che ce la giocheremo fino alla fine».
Di fatto si ripresenta la rivalità che ha animato il campionato di serie C2 durante la scorsa stagione.
«Tra Gnu Team Ala e Brentonico di fatto parliamo di un mezzo derby. Una partita bella da giocare».
La formazione allenata da Roberto Torboli ci arriva con il morale alto.
«Siamo riusciti a compattarci, a trovare la giusta amalgama di gruppo. Ci sono molti giocatori nuovi rispetto all’anno scorso, io in primis (Calabrò giocava in serie D con l’Athesis nella passata stagione, ndr). Inoltre c’è stato il cambio di allenatore. Era normale che servisse un po’ di tempo per trovare i necessari meccanismi».
A Brentonico, inoltre, il calcio a 5 è sempre molto seguito.
«In tribuna abbiamo sempre tra le 150 e le 200 persone. Spero che alcuni di loro vengano a farci il tifo anche a Gardolo. Ne abbiamo bisogno».
Qual è il giocatore che toglierebbe alla squadra avversaria?
«Tita».
Calabrò e Tita, stando alle rispettive risposte, escluderebbero l’altro dalla sfida. Chissà che, invece, non siano i grandi protagonisti della serata. Entrambi.