Il Brentonico regge per un tempo, la Coppa Italia è del Neugries
Non basta un primo tempo da applausi al Brentonico per sovvertire il pronostico nella finale di Coppa di Italia di serie C1, che finisce meritatamente nella bacheca del Neugries. I bolzanini soffrono per metà gara, ma nella ripresa mettono in campo tutte le loro qualità, e la maggiore freschezza atletica, operando l’accelerazione decisiva.
Sul campo della palestra di Sanbapolis a Trento, davanti a un ottimo pubblico, Crepaldi e compagni alzano al cielo l’ambito trofeo, coronando con la vittoria la loro trionfale cavalcata. Per il Brentonico, neopromossa in C1, rimane la soddisfazione di aver raggiunto uno storico traguardo e di aver offerto un’ottima prova, certificata dai meritati applausi del pubblico amico.
Per la terza stagione consecutiva, intanto, la Coppa Italia regionale prende la volta dell’Alto Adige: dopo i trionfi del Mosaico e del Real Bubi Merano, tocca al Neugries, che accede così alla fase nazionale. Nel primo turno, i bolzanini se la vedranno con i veneti dell’Antenore Padova e i friulani dell’Eagles Cividale, che giocheranno la prima gara del triangolare il prossimo 30 gennaio.
Primo tempo da applausi: il Brentonico mette i brividi ai bolzanini
Vincere da favoriti non è mai cosa facile e scontata. Ancor meno quando l’avversaria riesce a mettere davanti il naso, cercando di sgretolare le certezze di una formazione superiore sotto il profilo tecnico e atletico. L’impresa riesce per un tempo al Brentonico, che nei primi 20 minuti effettivi di gioco (chiusi sull’1-1) si fa preferire all’avversaria, quanto meno sotto il profilo delle occasioni create. La prima arriva al 2’ con Viesi, che viene murato, mentre Calabrò (ancora una volta il migliore dei suoi) è bravo nel crearsi lo spazio per la conclusione, ma è il palo a negargli la gioia del gol.
La replica del Neugries passa dai fidati piedi di Crepaldi, che si vede respingere un piazzato sulla linea di porta. Ci prova anche Innocenti, bravo a duettare con Manarin, ma il suo tiro termina a lato della porta difesa da Battisti.
La formazione dell’altopiano torna a premere con Perenzoni, che manca il bersaglio di poco, a precedere i nuovi tentativi (senza fortuna) dell’ispirato Calabrò e di Sarnataro. È il preludio al gol del vantaggio del Brentonico, che arriva al minuto 11’48” con Viesi: la sua conclusione rasoterra passa tra le gambe dei difensori avversari e s’infila nell’angolino basso alla sinistra di Parlanti.
La squadra di Perri si scuote e Caruso, dopo una maldestra punizione battuta rapidamente da un suo compagno, deve ricorrere alle maniere forti per fermare Manarin davanti alla porta: per il direttore di gara basta il cartellino giallo.
Il portiere dei brentegani Battisti è in serata e al 15’ dice “no” di piede a Petrizzelli, mentre dall’altra parte del campo Viesi sciupa clamorosamente la chance per il raddoppio: prima mette fuori causa il portiere, poi – a porta sguarnita – manca il bersaglio grosso, facendosi respingere la conclusione a botta sicura dal palo.
Gol sbagliato gol subito? No, perché Battisti è provvidenziale nel salvarsi con una parata d’istinto su Troiani, che aveva ottimamente duettato con Fraccaroli. Il numero 12 del Brentonico, che nel finale di tempo si esibisce in altri due interventi degni di nota, non può nulla al 18’05” sul tiro libero di Crepaldi, che fa 1-1.
Ripresa di marca Neugries, re di Coppa
Nella ripresa si spegne gradualmente la verve del Brentonico, con il Neugries che alza i giri del proprio performante motore. Dopo una conclusione a lato di Sarnataro, è Sacco a mancare il bersaglio grosso (a porta di fatto vuota) e a non concretizzare l’ottimo assist di Troiani. I due giocatori del Neugries mostrano un'ottima intesa e, al 7’36”, la combinazione è vincente: Troiani serve Sacco, che infila Battisti con una conclusione sul primo palo.
I bolzanini capiscono che il momento è favorevole e si accende anche uno dei giocatori più attesi, Claudio Petrizzelli, che propizia l’allungo decisivo. Il 10 della squadra di mister Perri scambia con Troiani, che cala il tris al minuto 8’23”.
Torboli incita i suoi dalla panchina e Caruso prova a riaprire i giochi: prima calcia di poco a lato e poi, sugli sviluppi di un calcio piazzato, serve ad Aiardi la palla che potrebbe riaprire la contesa, ma il capitano del Brentonico viene murato.
Gli animi si accendono quando Troiani reclama per una manata subita da Caruso (il numero 13 bolzanino perde sangue dal naso e lo mostra all’arbitro, che però non prende provvedimenti), poi Viesi nega la rete del 4-1 a Manarin con una splendida chiusura in scivolata.
Torboli gioca la carta del portiere di movimento, che però non produce gli effetti sperati. Anzi, permette al Neugries di chiudere definitivamente i conti. Petrizzelli corona la sua buona prova con una personale doppietta, prima andando a segno con un pallonetto e poi calciando la sfera in rete a porta vuota. Nel mezzo il gol di Tonni: a Sanbapolis finisce 6-1 per il club bolzanino, che alza al cielo la coppa.
Il tabellino
RETI: 11’48” pt Viesi (B), 19’07” pt Crepaldi (N), 7’36” st Sacco (N), 8’23” st Troiani (N), 16’14” st e 17’28” st Petrizzelli (N), 16’39” st Tonni (N).
BRENTONICO: Battisti, Aiardi, Simoncelli, Calabrò, Perenzoni, Sarnataro, Zeni, Viesi, Passerini, Caruso, Bombardelli, Boudhraa. Allenatore: Torboli.
NEUGRIES: Parlanti, Fraccaroli, Crepaldi, Sacco, Manarin, Petrizzelli, Tonni, Troiani, Innocenti, Stellato, Sartori, Ceppettelli. Allenatore: Perri.
ARBITRI: Alì di Merano e Manica di Rovereto.
CRONO: Ricci di Rovereto.
4°UFFICIALE: Testa di Merano.
NOTE: ammonito Caruso (B).
I migliori
Matteo Crepaldi, voto 8: gli anni passano, ma la classe non passa mai, soprattutto se sorretta dalla passione e da una forma fisica che certifica la professionalità di un giocatore che ha segnato un’epoca del futsal regionale: in bacheca i trofei del vincitore della Coppa Italia sono cinque. Orchestra la squadra, mette a segno il tiro libero dell’1-1. Solido, preciso nella scelta dei tempi e delle giocate. Sbaglia poco o nulla. È il “faro” di un Neugries che ora può rituffarsi in campionato con rinnovate certezze e lanciarsi nella rincorsa alla vetta della classifica, ora distante 11 punti, ma con due partite da recuperare. Tutto può ancora succedere.
Claudio Petrizzelli, voto 7: come accaduto in semifinale contro il Trento, fatica a entrare in partita nel primo tempo, ma quando si accende è devastante. È senza dubbio il giocatore tecnicamente più forte tra quelli a disposizione di mister Perri e lo dimostra anche nella finale di Coppa, iscrivendo il proprio nome per due volte nell'elenco dei marcatori.
Simone Troiani, voto 7: un gol, un assist e tanta sostanza. Finisce la partita con il naso sanguinante, dopo aver dato tutto. E essersi preso tutto, ovvero la coppa.
Antonio Calabrò, voto 7: è la media tra l’8 pieno del primo tempo e il 6 del secondo, complice un comprensibile calo fisico. La carta d’identità comincia a diventare pesante, ma il numero 5 del Brentonico non lo dà più di tanto a vedere. Nella prima metà di partita sforna giocate di qualità, sfiora la marcatura in un paio di occasioni ed è il punto di riferimento della squadra di mister Torboli. Sulla breccia ormai da un ventennio, è diventato un'icona del futsal regionale: avrebbe meritato il successo come premio alla carriera, ma la finale raggiunta con la formazione dell’altopiano vale quanto un trofeo. Una soddisfazione da condividere con i compagni di squadra. Battuti sul campo, ma a testa altissima.
Mattia Battisti, voto 7: sei gol al passivo non sono pochi, ma due arrivano nel finale, quando il portiere Brentonico è in panchina, con Caruso nelle vesti di "quinto di movimento". Nel primo tempo è determinante in più di un'occasione e permette ai suoi di rimanere a lungo in corsa. Incolpevole sui gol subiti. Difficile chiedergli di più.