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Serie C1

Eccellenza e Futsal: non ci sono i numeri per la ripresa

Prima sì, poi forse, ora no. Nella giornata odierna è arrivata la doccia fredda per le società regionali che stavano programmando la ripresa dei campionati, ovvero Eccellenza (maschile e femminile), serie C1 maschile e C femminile di calcio a 5. I Comitati di Trento e Bolzano avevano predisposto il format per la ripresa dei campionati, ma in regione non ci sono i numeri.

A fissarli è stata la Figc, con una lettera inviata dal presidente Gabriele Gravina alla Lega Nazionale Dilettanti. Un documento dettagliato con oggetto la ripresa dei campionati sopraccitati, in cui si sollecita un celere riscontro con l’invio dei calendari agonistici, condizione necessaria al fine del loro inserimento nell'elenco degli eventi “di preminente interesse nazionale” da parte del Coni.
Il problema, per quanto riguarda la realtà regionale, sta nei numeri minimi imposti da Gravina per la ripresa dei tornei. La Figc, come recita il comunicato stampa odierno emesso dalla Federazione, ha stabilito alcune linee guida che mirano a mettere ordine in un quadro molto diversificato, con l’obiettivo di non mortificare la competitività degli stessi campionati regionali e creare il giusto bilanciamento su tutto il territorio nazionale.
Detto della non obbligatorietà alla partecipazione, è stato previsto un numero minino di squadre per ogni girone (con la facoltà di poterli organizzare con altri Comitati Regionali). E proprio qui sta il nodo. Quel numero in regione non è stato raggiunto.
Per l’Eccellenza, infatti, si parla di un minimo di 10 squadre partecipanti, a fronte delle sole 7 adesioni raccolte in Trentino Alto Adige. Situazione ancora peggiore per la serie C1 di calcio a 5, dove il numero minimo richiesto è di 8 squadre: le adesioni, in questo caso, sono state solamente 4, tutte da parte di formazioni trentine.
Medesimo discorso per la C femminile del futsal, dove le squadre disponibili a riprendere l’attività sono 4, a fronte delle cinque richieste, mentre nell’Eccellenza femminile di calcio a 5 sono solo 3 le società che si sono dette favorevoli alla ripresa: la Figc ne richiede almeno 5.
Va da sé, dunque, che i campionati in Trentino Alto Adige non potranno riprendere. A meno che, proprio all’ultima ora, non si riescano a raccogliere le adesioni mancanti per raggiungere la quota richiesta. Difficile, se non impossibile viste le posizioni prese ed espresse dai vari club. L'unica strada percorribile - contemplata dalle norme indicate dalla Figc - è quella del coinvolgimento di alcune squadre di altra regione: per l'Eccellenza potrebbero arrivare alcune formazioni venete a completare il lotto delle partecipanti al campionato.
La risposta definitiva la si avrà nel pomeriggio di mercoledì 17 marzo, data entro la quale i Comitati Regionali saranno chiamati a comunicare in via definitiva alla Lnd i format dei campionati e i relativi calendari delle gare.
Tornando alla comunicazione inviata alla Lnd, il presidente federale ha poi confermato l’impegno affinché, nel cosiddetto decreto legge “sostegno” di prossima adozione da parte del Governo, sia anche previsto un contributo a fondo perduto in favore delle società della Lega Nazionale Dilettanti a ristoro delle spese sanitarie derivanti dall’applicazione del Protocollo in essere per il campionato di Serie D.

Autore
Luca Franchini
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