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Hombre del partido

Cristiano Fusari e il ritorno in A

Sarà la sua seconda stagione in serie A, anche se lo scorso anno fu una mezza stagione con pochi inserimenti con la maglia della Cogianco fino al prestito di dicembre in A2, ma in una piazza importante per il futsal italiano come quella di Prato. Cristiano Fusari è tornato alla Cioli Cogianco e da oggi sarà campionato, in una stagione che arriva appena dopo un mondiale poco fortunato per la selezione azzurra (eliminata agli ottavi dall'Egitto) e che potrebbe essere anche quella del gran cambiamento, anche alla luce delle prossime elezioni della carica presidenziale della Divisione Calcio a 5 della Figc.
«Sto bene e non vedo l'ora che inizi - ci ha detto Cristiano - dopo una lunga preparazione iniziata al 16 agosto. Sono tornato al Cogianco e ho trovato una formazione formata da giocatori importanti, un mix di atleti giovani e di esperienza che proverà a ritagliarsi un posto importante nella massima serie del futsal italiano».
Questo pomeriggio alle 18.30 la formazione laziale avrà un battesimo di fuoco per la stagione con il match al «Palaroma» di Montesilvano contro l'Acqua & Sapone. «Un inizio col botto - conferma Fusari - contro una squadra costruita per vincere e che si giocherà certamente lo scudetto con Pescara e Kaos. Ma non partiamo già battuti e cercheremo di fare la nostra anche sul parquet abruzzese». Alla Cioli Cogianco hai trovato un allenatore spagnolo. «Juanlu si sta confermando un tecnico preparato che arriva da una scuola fra le più importanti al mondo. Ha chiarito che non guarderà ai nomi, ma farà giocare chi se lo merita e chi manifesterà impegno in settimana, Io sono tranquillo e cerco di seguire i suoi consigli per poi metterli in pratica sul campo nel migliore dei modi».
Durante il ritiro azzurro di Cavalese abbiamo parlato di te con Menichelli. Ora che l'Italia arriva da un mondiale deludente credi che possa cambiare qualcosa ora nell'ambito azzurro? «Non sta a me dirlo. Posso solo dire che mi spiace molto per i colleghi che erano impegnati in Colombia perché comunque sono ottimi giocatori, così come reputo la stessa nazionale un'ottima squadra. Purtroppo qualche volta anche una manifestazione importante può accadere qualcosa che non gira nel verso giusto».
Ed allora via col campionato e con un pensiero azzurro che non esce ancora, giustamente, dalla testa di Cristiano. Sarà importante farsi trovare pronto intanto con la maglia del Cogianco e chissà che poi anche per il giocatore che arriva dal Bleggio non possa esserci qualche emozione in più anche con la maglia della nazionale.

Autore
Cristiano Caracristi
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