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Hombre del partido

Il ruggito di Ruggiero

Pugliese di nascita, quasi trentino d’adozione visto che ormai da sei anni, per lavoro, è stabile nella nostra provincia e in Val di Fiemme per la precisione. Parliamo di Ruggiero Coratella, futsalista fino alla scorsa primavera, quando giocava col Trento in serie B, ed ora mister del Futsal Fiemme in C1.
Ruggiero ha iniziato il secolo scorso a giocare a calcio a cinque, nelle file del Barletta dove ha militato fino al 2005 con la serie B nella città della «disfida». Poi, essendo arruolato nella Guardia di Finanza, viene trasferito in Friuli prima, ad Udine, e a Venezia poi: rispettivamente con Clark e Campalto. Nel 2011 eccolo in Trentino per giocare con Cornacci, Futsal Fiemme, Giacchabitat e Trento. Ultima stagione poco fortunata in gialloblù e non solo per la retrocessione ai playout della formazione di Salinas, ma anche per il grave infortunio al ginocchio che lo costringe a seguire ora il futsal dalla panchina.
L’inizio della stagione come mister del Futsal Fiemme è più che positivo: cinque vittorie, un pari e una sconfitta nella prime sette giornate con secondo posto alle spalle del Futsal Atesina capolista e nell’ultimo turno un netto successo proprio contro la sua ex squadra, il Trento, che proprio prima del match l’ha premiato col proprio responsabile Pippo Panteca con l’ultima maglia indossata in gialloblù. «Una cosa che mi ha sorpreso ed emozionato molto» confessa Coratella.
«Sono alla guida – confida Coratella parlando del Futsal Fiemme – di un gruppo solido e compatto ed anche giovane che corre. Il buon inizio, probabilmente, è stato agevolato anche dal calendario perché, a parte il Trento, abbiamo trovato compagini che non lottano per il primato. Posso dire però che stiamo andando bene e che i ragazzi si stanno impegnando al massimo. C’erano da migliorare dei dettagli e tutti i giocatori si sono subito messi a disposizione con la massima collaborazione».
A proposito di calendario, venerdì avete una trasferta «facile»…
«Si si – ridendo – è una trasferta sicuramente proibitiva contro la squadra probabilmente favorita (il Futsal Atesina N.d.R.) alla vittoria finale. Ovviamente partiamo sfavoriti, ma sarà sicuramente una gara importante per noi, per verificare anche la “testa” dei ragazzi».
Nel tuo viaggio attraverso lo stivale che differenza hai trovato fra regioni importanti per il futsal come la Puglia o il Veneto rispetto al Trentino.
«Innanzitutto che il calcio a cinque ha una base importante soprattutto a livello giovanile. Il futsal aiuta gli stessi giocatori a crescere tecnicamente e comunque hanno una base che li aiuta anche per chi poi sposa il calcio. Anche il pubblico è certamente più numeroso rispetto al nostro, ma posso comunque evidenziare che qualcosa anche qui si sta muovendo. C’è la voglia di migliorare, ci sono giovani che s’interessano. C’è il camp organizzato dall’ex Latemar sia in estate che in inverno, anche il lavoro dell’Olympia Rovereto a livello giovanile ha avuto una svolta destinata a crescere. Possiamo essere fiduciosi, magari con qualche altro movimento che poi aiuti a farlo».
Torniamo al campionato. Favorito il Futsal Atesina e basta?
«A livello di organico e di compattezza sicuramente, basta vedere i pochi gol subiti finora. C’è anche il Rotal Futsal Rovereto ovviamente che magari è più spettacolare e può dire senz’altro la sua. Credo che anche lo stesso Trento possa ambire alla lotta per il primato e poi qualche sorpresa che può sempre uscire fuori».
L’unico rammarico è il corso allenatori che non è stato fatto.
«Non solo quello – evidenzia Ruggiero – ma anche il fatto che mi manca molto il poter giocare. Purtroppo l’ultimo infortunio e la successiva operazione hanno evidenziato problemi ulteriori ed ora dovrò farmi rioperare. A 35 anni non è poi facile riprendere. In panchina avverto molto l’assenza di campo e vorrei entrare, per questo non sto mai fermo».

Una rara figurina di Coratella ai tempi del Barletta
Una rara figurina di Coratella ai tempi del Barletta

La squadra del Barletta C5 con Coratella
La squadra del Barletta C5 con Coratella

Panteca consegna a Coratella l'ultima maglia indossata al Trento
Panteca consegna a Coratella l'ultima maglia indossata al Trento

Autore
Cristiano Caracristi
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