Roby Strazzeri: uno sguardo al futuro
Ha iniziato fra i pali sin da «piccolo»; anche se forse piccolo, almeno di statura, non lo è mai stato. Estremo difensore nelle squadre del meranese o come dicono i più intelletuali nel Burgraviato con compagni di squadra come Antonio Calovi o Roberto Vanin non poteva che entrare anche lui nel giro del calcio a cinque. Da una comparsata nel Bubi a otto anni con il Cornacci, prima di passare al Fiemme, attuale Latemar. Stiamo parlando di Roberto Strazzeri, uno dei pionieri nel futsal trentino di una cosa importante, quello di avvicinare i giovani ad uno sport che, a queste latitudini, è ancora uno «sport per vecchi».
Da dpve nasce l'idea, Roberto, di creare qualcosa per i giovani in questa disciplina?
«Principalmente per smuovere le acque in campo giovanile - risponde Roberto - e approfittando del fatto che nella nostra Val di Fiemme la pausa calcistica invernale è piuttosto lunga ecco che il futsal può diventare un aiuto importante per l'attività calcistica dei più giovani, anche dal punto di vista propedeutico per il calcio tradizionale».
Inverno va bene, ma la prima tappa importante arriva in estate, quella passata del 2014 con il primo camp estivo di futsal in Trentino. Non solo esercizi e partite in palestra, ma anche altre alternative importanti e divertenti per i sedici iscritti.
«La fortuna è stata quella di conoscere Calovi presidente del Bubi Merano, formazione che in regione è al top della disciplina. Lui è stato subito entusiasta della proposta e abbiamo creato questo evento, poi con insegnanti come Gianni Reale, Roberto Vanin o lo stesso Matteo Tschurtschenthaler il "si può fare" è diventato ottima realtà e per il prossimo anno ci sarà il bis dal 16 al 21 giugno».
Ma l'attività non si ferma alle partite della C2 con i «Lupi» della Latemar appena promossi dalla D dopo aver conquistato anche il titolo provinciale, ma durante il periodo invernale arrivano anche due stage creati a Cavalese sempre per il futsal con l'ausilio di Gianni Reale e proposti con l'azzeccato sito appositamente creato. Arriva anche la scuola di calcio a cinque con undici bambini oltre ai già citati stage di novembre (24 iscritti) e quello di domenica scorsa (27) . Un successone! Come dimostra il filmato che mettiamo in fondo all'intervista.
Ma questo futsal imparerà a puntare sui giovani anche da queste iniziative?
«Credo che qualcosa si sta già muovendo; penso al Bubi Merano che ha già una scuola calcio di oltre cinquanta ragazzi. Poi so che anche la Bassa Atesina si sta muovendo bene e offre anche ai giovani la possibilità di giocare in prima squadra. In Trentino per ora è più difficile, ma speriamo che arrivi la spinta giusta per trovare buone idee anche qui. Ricordo anche che dal mese prossimo, grazie anche all'aiuto importante del Comune nella persona di Michele Malfer, entreremo nelle scuole elementari col progetto "Scuola e Sport" del C.O.N.I.».
Dopo tanta gioventù, parliamo anche della vostra C2. Un buon avvio da matricola e poi?
«È vero, siamo partiti bene e forse ci siamo seduti sugli allori troppo presto. Onestamente era difficile puntare già alla C1, ma nel nostro progetto in un breve futuro ci sarà la possibilità di dare la scalata alle categorie regionali. Abbiamo già dei giovani interessanti in rosa e c'è la volontà di provare a fare una formazione juniores per la prossima stagione. Sono fiducioso» E proviamo ad esserlo anche noi, Roby, buon lavoro e in bocca al lupo.